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Come non farsi rapinare dalla banca

- 10/10/2009




Consapevolezza. Questa dovrebbe sempre essere la parola d’ordine del cliente bancario. Consapevolezza di ciò di cui si ha bisogno, degli strumenti di cui si può disporre, delle variabili di cui tenere conto. L’informazione sta alla base di un corretto rapporto fra il correntista e la sua banca.

A dirci questo è Daniela Lorizzo Barberini, che di banche certamente se ne intende. Per vent’anni infatti ha lavorato presso un importante istituto bancario italiano e ha avuto modo di osservare nel dettaglio e da ogni prospettiva tutte le problematiche, i dubbi e le difficoltà da cui sono afflitte le persone quando entrano in banca, che lo facciano per accendere un mutuo o per versare un assegno non importa, quel che conta è che in quasi tutti i casi ciò che è errato è l’approccio. Così, terminata la sua esperienza lavorativa, Daniela ha fatto una scelta coraggiosa: ha intrapreso una nuova professione, da lei stessa inventata, quella del banking trainer.

Il banking trainer è colui che aiuta il cliente della banca e dotarsi degli strumenti necessari, tanto dal punto di vista tecnico quanto per ciò che riguarda l’atteggiamento, per condurre una buona trattativa, ovvero individuare correttamente i propri bisogni e scegliere il modo migliore per soddisfarli.


Daniela Lorizzo, prima banking trainer in Italia

«Quando si entra in un negozio di abbigliamento non chiediamo al commesso di venderci il maglione che preferisce lui ma siamo noi a scegliere il capo che più ci piace»; così Daniela spiega in maniera estremamente chiara come ci dovremmo comportare in banca: non farci “raggirare” dal commesso, che spesso propone le soluzioni più vantaggiose per il proprio istituto, ma avere le idee chiare fin dal momento in cui varchiamo la soglia del suo ufficio.

Tutto ciò è esaurientemente spiegato dalla stessa Daniela in Come non farsi rapinare dalla banca, il nuovo DVD in uscita per Macrovideo, il cui titolo è decisamente esplicativo. L’approccio di Daniela non è tuttavia radicalmente critico nei confronti della banca come istituzione: al di là dei problemi dell’economia globale, lei ritiene che alla base di quelle che spesso vengono etichettate come vere e proprie truffe stiano in realtà disinformazione e incertezza da parte del cliente, su cui poi la banca ricama la soluzione a lei più congeniale.

Il DVD non è un trattato sulle banche e non si occupa di massimi sistemi; fornisce una serie di preziosissime indicazioni pratiche per mettere il cliente in bancario in grado di decidere autonomamente e consapevolmente cosa è meglio per lui: qual è il mutuo migliore per me? Quali sono le voci del mio estratto conto che devo controllare con più attenzione? Cosa si intende per “commissione di massimo scoperto”? Quali tipi di carte è conveniente utilizzare e quali no? Queste sono solo alcune delle tante domande a cui Daniela da una risposta, domande a cui la gente non solo non sa rispondere, ma che spesso non si pone neanche.

Grande attenzione è dedicata alla terminologia tecnica, uno dei metodi meglio testati e più utilizzati in tutte le occasioni in cui si vuole tenere la “gente comune” nell’ignoranza o nella inconsapevolezza: basta usare qualche parolone, qualche sigla, qualche inglesismo ed ecco che chi non mastica bene la materia subito si spaventa e diventa vulnerabile e malleabile. Per ovviare a questo problema, all’interno del libretto allegato al DVD è presente un ampio glossario che ci spiega, tanto per fare qualche esempio, chi è l’ombudsman, perché bisogna stare attenti al phishing e qual è l’importantissima differenza fra il TAN e il TAEG.

Anche in questo caso sembra che la crisi abbia avuto degli effetti positivi: «Ora è cambiata la situazione economica delle persone e delle aziende – spiega Daniela – , ci si rende conto che una migliore conoscenza dell’ambiente bancario porta a una buona negoziazione con la banca e questo in termini economici significa ottimizzare i costi e i benefici, che in questo momento è un accorgimento fondamentale che può valere la sopravvivenza economica». L’opportunità di risparmiare, di conservare, di informarsi, insomma, di vivere in maniera più consapevole, in questo campo è più che mai divenuta un’imprescindibile esigenza. La nostra banking trainer è pienamente cosciente di questo e assiste regolarmente alla “trasformazione” di tutti coloro che frequentano i corsi che tiene, invitata da aziende ed enti pubblici o da lei stessa organizzati: « Le reazioni a cui assisto sono spesso molto particolari, quasi di stupore! La frase che più frequentemente mi viene rivolta dopo le prime lezioni è: “Sono andato in banca e ho capito cosa mi dicevano, sono anche riuscito a contrattare le condizioni migliori. Mi sono sentito bene!”».

Ecco quindi un modo per risparmiare e vivere meglio senza passare attraverso conflitti e ostilità ma semplicemente informandosi correttamente e mutando il proprio approccio.

 

Francesco Bevilacqua

 

Testo tratto da www.terranauta.it.

 

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Categorie: Politica e Informazione














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