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Le staminali del sangue in veterinaria

Un nuovo paradigma terapeutico innovativo ed efficace presto disponibile per i nostri amici a quattro zampe

Marco Polettini - 14/10/2017




In questi ultimi anni si è tanto parlato di staminali, ma il loro decollo nella pratica clinica non è ancora avvenuto per i risultati clinici relativi ottenuti, per la complicata logistica che comporta il trasporto dei campioni ai laboratori per ottenere le staminali e il trasporto delle staminali nelle mani del clinico.

Inoltre vanno considerati i costi, le reazioni delle inoculazioni non solo delle staminali ma dei terreni in cui si fanno crescere, l’opposizione dell’industria farmaceutica che guarda alla medicina rigenerativa come una minaccia, il fenomeno Stamina promosso dallo psicologo Davide Vannoni: tutto ciò ha limitato enormemente la diffusione di una terapia che tutti sentono che sarà il futuro della medicina. 

Introducendo in modo creativo un sistema di medicina rigenerativa fuori dagli schemi ognuno di questi limiti è stato superato. 

I punti chiave di una nuova terapia 

Il sangue raggiunge tutti gli organi ed è in grado di produrre e veicolare cellule staminali. 

Riproducendo in laboratorio lo stesso processo di produzione di cellule staminali attuato dal sangue in vivo e re-inoculando le cellule, si può ottenere la riorganizzazione cellulare dei vari tessuti dell’intero organismo. 

Le staminali ottenute hanno solo recettori di staminalità, per cui sono state qualificate e quantificate, permettendo di brevettare il sistema e consentendo un legale trial sperimentale umano. 

Hanno, oltre alla componente staminale ematopoietica e mesenchimale, anche una componente pluripotente che permette di interagire con patologie neurologiche. 

Le staminali ottenute, re-inoculate, hanno prodotto risultati significativi in molte malattie incurabili e nella prevenzione. 

Il prelievo non è invasivo: bastano pochi millilitri di sangue. 

Il tempo di preparazione è di poche ore. 

Il protocollo terapeutico è sicuro e proviene da 50.000 inoculazioni fatte in 10 anni su animali vicini all’uomo e su molte patologie. La conoscenza e l’attenta applicazione del protocollo permettono di evitare effetti collaterali. 

È stata superata la logistica e staminali autologhe potranno presto essere “vendute in farmacia” attraverso kit specifici per ogni malattia prodotti in cGMP (camere bianche). 

I brevetti che garantiscono la nostra scoperta sono stati accettati in tutto il mondo. 

L’inoculazione di staminali oltre a essere autologa (cellule prodotte e inoculate nello stesso individuo) è anche omologa (il sangue può essere inoculato in ogni distretto anatomico perché è presente in ogni tessuto). 

Sono stati pubblicati diversi lavori scientifici in riviste mediche internazionali. 

L’introduzione quantistica nella medicina rigenerativa, che non considera più le cellule staminali come dei mattoni per ricostruire un muro che si sgretola, ma come dei direttori di orchestra che organizzano e informano, è la chiave di lettura che fa fare un balzo in avanti alla medicina rigenerativa, permettendo un rinnovamento sia fisico che psichico. 

Il nuovo paradigma terapeutico 

In ogni malattia siamo di fronte a un network alterato e a volte non è sufficiente usare un’entità curativa unitaria che si muove linearmente toccando solo alcuni punti del network, ma dobbiamo usare un presidio terapeutico che sia un network lui stesso e che quindi possa agire all’unisono su diversi punti del network che dà luogo alla malattia. 

Questa prerogativa terapeutica non è dei farmaci, i quali vengono usati per agire su un unico interruttore del processo patologico, ma di un’entità complessa che apra una nuova branca della medicina che si riflette nel concetto secondo cui solo un network può ristabilire equilibrio in un network. Il network di cui parliamo è formato da staminali ematopoietiche, mesenchimali, pluripotenti in sangue intero. Una terapia non lineare, ma analogica. 

Avendo una componente pluripotente queste cellule possono agire anche sul sistema nervoso, e ogni tipo di malattia è sempre strettamente legata al funzionamento del sistema nervoso autonomo periferico. Quindi la loro azione è efficace per un largo numero di malattie. 

Per ora possiamo usare le staminali del sangue legalmente in veterinaria in Europa e i proprietari di animali che ne usufruiscono da anni non ne possono più fare a meno. In un prossimo futuro le cellule staminali del sangue saranno usate in medicina umana: risolveranno tanti problemi di salute, miglioreranno le nostre capacità mentali e allungheranno la qualità della vita. 

Per approfondire 

I filmati dei risultati con un “prima e dopo” sono riportati nel canale youtube con parola chiave “Polettini staminali”. Come riferimento scientifico si può leggere il seguente articolo: Blood-derived Stem Cells (BDSCs): in Vitro Hepatic Differentiation, «Journal of Cellular Physiology», vol 228, 2013, pp. 1249-1254. 

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 50


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Categorie: Critica al Sistema Sanitario




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