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Prepara le tue essenze floreali con le erbe aromatiche

Oltre che avere un buon profumo, le essenze floreali sono molto utili per riequilibrare disturbi fisici ed energetici

Lucilla Satanassi




 

Le piante aromatiche, quelle degli orti e dei balconi, sono fra i doni più belli, discreti ma pure tipici del nostro Mediterraneo, culla di storie di mare e di eroi.

Si lasciano coltivare per la loro semplice bellezza, per le qualità dei loro sapori e profumi che danno benessere e vivacità ai cibi.

 

 

 

 

 

 

Il profumo: l’alfabeto delle piante

Il profumo, liberato come un tesoro da condividere, le contraddistingue: si tratta di una combinazione di innumerevoli molecole, la cui composizione cambia e fluttua velocemente. Fino a qualche tempo fa si pensava fosse uno scarto del metabolismo, qualcosa come un effetto collaterale di funzioni quotidiane come respirare o nutrirsi. Invece le ultime ricerche condotte in varie Università sul perché o sul fine per cui le piante aromatiche e medicinali producano molecole profumate stanno proponendo risposte diverse.

Quella che mi convince di più, e che appunto trova credito nella recente ricerca, è che anche le piante abbiano una sorta di alfabeto con cui comunicare fra loro e con gli animali e che questo sia composto da molecole profumate. Le parole sono composte da lettere per noi, le parole delle piante da molecole aromatiche che danno luogo a profumi che attirano o respingono, che sono richiami d'amore, di incontro, di mutuo soccorso, di allarme. Nelle piante aromatiche tutto questo è esaltato.

Il profumo fatto da una combinazione di centinaia di diversi componenti è contenuto nell’olio essenziale. Ne facciamo esperienza ogni volta che sfreghiamo due foglie di menta o camminiamo in riva al mare dopo la pioggia e sentiamo un profumo dolce come la liquirizia e salmastro allo stesso tempo, sprigionato dall’Elicriso.

Le piante così ricche e capaci di esprimersi con il profumo o l’aroma sono importantissime anche per tutte le altre con cui intrecciano relazioni di scambio. Le snaturate cultivar di ortaggi possono riappropriarsi di sapori e quindi di vita altrimenti perduti. Il terreno si fa casa di batteri e funghi attirati ed attivati dalle sostanze aromatiche. Gli insetti arrivano numerosi a bottinare nettare e polline. Le aromatiche sono starter di vita. Al contrario la pianura diserbata e costretta a poche varietà di colture è diventata un luogo povero, come se fosse un deserto abbandonato.

Come coltivare le aromatiche

La coltivazione e propagazione delle aromatiche è piuttosto semplice, o meglio, direi che sono generosissime e tendono ad adattarsi a ogni luogo e soprattutto a ogni umano che presti loro attenzione. La loro utilità è veramente ampia, anche nell'uso diretto che ne possiamo fare. Ricordiamoci che le piante trovano il loro motivo di vita proprio in questo donarsi e più riusciamo a fare tesoro dei loro doni più questo aumenta la loro salute e la presenza sul globo. Sono estremamente grata a queste pianticelle, robuste, generose e belle al cui fianco cammino da tanto tanto tempo.

La cosa sorprendente è che, una volta arrivate nei nostri balconi o negli orti e giardini, si moltiplicano e si propagano anche in autonomia, sapendo bene dove andare. Hanno cioè una intelligenza finissima per saper crescere e spuntare dove più ce n’è bisogno. Con la loro presenza il semplice orto si trasforma in giardino, luogo di armonia e bellezza capace di invitarci ai nostri migliori pensieri. Questo luogo dell'anima ci nutre di vita. Una semplicità estrema, la ricchezza umile delle aromatiche, un arcobaleno di profumi e colori.

Ma proprio perché nella semplicità si celano i grandi tesori vorrei mettere nelle mani di ciascuno di voi, l'arte di raccogliere i messaggi dei fiori di queste amiche che ci camminano vicino. Liberare tutto il bene di cui sono capaci, preparando dai loro fiori i rimedi dell’anima. Sarà sorprendente scoprire quanto bendidio sgorga gratuitamente attorno a noi, e quanto se ne moltiplica solo se iniziamo a prestare più attenzione a questi esseri intelligenti e sapienti. Sono quasi tutte piante che conosciamo e sono tutti rimedi che si preparano da decenni. Delicatamente vorrei accompagnarvi verso alcuni di loro.

La preparazione

La preparazione è stata studiata e messa a punto da Edward Bach e il suo intento è stato anche quello di farne una preparazione semplice che tutti possono fare e usare. Non occorrono grandi strumenti e neppure un laboratorio, il vero laboratorio è l'ambiente e la natura. Non per questo dobbiamo disperderne o sciuparne il valore che può essere custodito e tramandato da un senso profondo di rispetto e gratitudine. Questi sono due atteggiamenti fondamentali che permetteranno alle piante di fidarsi di noi e quindi di concederci i loro messaggi.

Detto ciò, possiamo raccogliere la essenza floreale raggiungendo il nostro balcone, orto o giardino, al mattino presto quando il sole si è levato da poco. Il tempo di raccolta deve coincidere con il momento in cui il fiore si apre a un nuovo giorno, ma naturalmente anche fra i fiori e le erbe abbiamo dormiglioni che si aprono tardi. Seguiremo il loro ritmo.

Abbiamo bisogno di:

  • buona acqua viva: qui non mi dilungo, ma la qualità è fondamentale per la riuscita del preparato,
  • una bella ciotola di vetro sottile, che si adatti come grandezza a quella dei fiori. Un conto è se raccogliamo il girasole, un conto il basilico,
  • delle forbici,
  • una bottiglia di vetro scuro,
  • un imbuto,
  • della carta da filtro.

Tutto dev’essere ben pulito e non portare con sè tracce di altre preparazioni e tantomeno di altri usi. Il resto è arte.

La madre dell’essenza floreale

Accomodiamoci di fronte alla nostra pianta o piante. Salutiamoci, incontriamoci, guardiamoci, riconosciamoci. Mettiamo l’acqua nella ciotola quasi fino al bordo, poi con cura scegliamo i fiori che meglio rappresentano la salute, tagliamone con cura il rametto o lo stelo facendolo appoggiare direttamente sul pelo dell’acqua che lo accoglierà.

I fiori non vanno toccati, stropicciati, trattenuti in mano, ma posati dentro la ciotola lasciandoli galleggiare sull’acqua. Riempiamo tutto lo specchio della superficie. Sistemiamoli bene con l’aiuto di un rametto. Poi appoggiamo la ciotola a terra sempre vicino alle pianta da cui stiamo preparando l’essenza floreale. Creiamo qualcosa di bello e facciamo in modo che il sole illumini direttamente la ciotola per qualche ora.

Tutti gli elementi naturali lavoreranno assieme al nostro intento e nell'acqua si depositerà la memoria del fiore. Quando l’acqua sarà carica, si formeranno bollicine, virerà il colore, si profumerà. Questa è acqua solarizzata del fiore. La filtriamo riempendo la nostra boccetta di vetro a metà, riponiamo i fiori che si sono donate sulla terra vicino alle piante e ringraziamo. L’acqua solarizzata non si manterrà in eterno e perciò dobbiamo riempire la boccetta con un buon distillato alcolico che ne preservi la qualità nel tempo. Possiamo usare brandy, grappa, o altri distillati fatti con cura.

Così abbiamo preparato la madre della nostra essenza floreale che si manterrà per tantissimi anni. La madre può essere diluita al bisogno in acqua e bevuta a sorsi, soprattutto nelle emergenze. Oppure per un preparato meno estemporaneo e che si mantenga attivo per qualche anno, si prende una bottiglietta di vetro con 2/3 di acqua, 1/3 di distillato alcolico e alcune gocce (4-10) di madre del fiore o più fiori. Questo preparato è l’essenza floreale pronta all’uso da cui possiamo attingere 4 gocce per più volte al giorno, direttamente in bocca. Un tesoro alla portata di tutti.

Le proprietà delle essenze floreali

Naturalmente ogni pianta aromatica e del giardino può diventare un’essenza floreale. Di tantissime piante dell’orto e del giardino se ne conosce il messaggio dei fiori, come Lavanda, Geranio, Nasturzio, Aglio, Tarassaco, Calendula, Carota, Ruta, Girasole, Tanaceto, Margherita, Trifoglio, Aloe, Angelica, Borragine, Escolzia, Enotera, Achillea, Verbasco, Tabacco, Camomilla, Consolida e Fiordaliso. Vi lascio con il messaggio di alcune di esse.

Rosmarino (Rosmarinus officinalis) - VITALITÀ AL CORPO

Rosmarino significa rugiada del mare, e le tonalità di mare e cielo sono il colore dei piccoli fiori che spesso appaiono a fine inverno. L’essenza floreale aiuta a dare forza e presenza a un corpo freddoloso e incapace di mettersi in moto, soprattutto al mattino. Rosmarino ci aiuta a risvegliare la nostra vitalità fisica, a sentirci a nostro agio e sicuri nel nostro corpo, a permettere che il nostro spirito possa brillare ed essere collegato anche nelle nostre fattezze. Rosmarino ci porta a essere perfettamente presenti a livello fisico. Può essere molto utile per i bambini gracili, dopo le convalescenze, per le persone freddolose e ipotoniche, come pure per tutti coloro che praticano forme di arte corporea.

Salvia (Salvia officinalis) - SVILUPPARE SAGGEZZA

Le cultivar di salvia meno elaborate portano ogni anno la comunissima pianta a fiorire verso maggio. Fiori violetti e rosa visitati dalle api, appiccicosi per la presenza di resine, liberano un profumo composto e balsamico. L’essenza floreale raccoglie questo aspetto di saggezza, apprezzamento e purificazione. Salvia ci porta a riflettere sulle esperienze della nostra vita, ripulendola dagli attaccamenti, liberandola dalle impurità, accompagnandoci a una stabilità interiore e a un equilibrio di giudizio che sono connotati di saggezza. Utile per tutti gli anziani, ma pure in ogni momento di transizione della nostra vita, permettendoci di valutare e imparare dalle esperienze fatte.

Basilico (Ocium basilicum) - INTEGRARE LA SPIRITUALITÀ NELLA SESSUALITÀ

Nelle antiche culture questa pianta era considerata estremamente nobile. L’essenza floreale preparata dai bianchi fiori riconcilia ciò che per secoli è stato separato: la tensione spirituale e la sessualità fisica. Basilico ci porta a conciliare queste due forze e a permeare di sacro l’espressione sessuale del corpo. Questa conciliazione, per nulla scontata, è un ingrediente fondamentale per ogni vitale relazione di coppia.

Peperoncino (Capsicum annuum) - METTERE IN ATTO IL CAMBIAMENTO

Forse capiremo dal significato di questa essenza floreale l’attuale moda dei giovani verso i peperoncini. La parola chiave è fuoco. Il fuoco che libera il fiore è quello che sovverte la tendenza a rimandare, evitare di cimentarsi, resistere al cambiamento. L’essenza floreale porta una scintilla nelle situazioni di immobilità, stimolando una reazione energetica anche a livello corporeo. Quante volte abbiamo, per esempio, deciso di “smettere di fumare” ma non troviamo mai lo slancio di iniziare. Peperoncino sarebbe al nostro fianco non solo per decidere, ma anche per fare.

Aneto (Anethum graveolens) - ASSIMILARE SOLO CIÒ CHE CI NUTRE VERAMENTE

È l’ombrellifera più conosciuta come aromatica nei paesi del Nord dove spesso accompagna piatti di pesce. Delicata e architettonicamente elegante, si presta a essere coltivata facilmente anche nel terrazzo. Si slancia verso l’alto nelle sue gialle ombrelle. L’essenza floreale ci aiuta nella digestione e quindi nell’assimilazione di tutti gli stimoli sensoriali di cui siamo spesso letteralmente bombardati. Basta pensare ai bambini con le mille attività, le regole a cui abituarsi, gli stimoli di immagini, i suoni e le parole in ogni ora della giornata. Anche il nostro sistema psichico può fare indigestione e avere crolli nervosi. Aneto porta ordine, ci aiuta a discriminare, a scegliere in qualche modo cosa vedere, ad ascoltare, e ad assimilare il meglio. Evitiamo la congestione, raffiniamo i nostri sensi, permettiamo che il chiasso non ci travolga.

Vorrei lasciarvi con l'augurio che possiamo veramente comprendere che non siamo soli, ma che attorno a noi abbiamo mille aiuti alla portata dei nostri sguardi e delle nostre mani per poter accompagnare al meglio le nostre esistenze e sciogliere i nostri indugi.

Preparate dai fiori che vi sbocciano attorno le essenze floreali per voi e le persone che amate. Una grande e delicata rivoluzione consapevole si aprirà dinanzi a noi.

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 48


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