Ingrandisci testo Riduci testo Stampa
Scrivi commento Leggi commenti Invia ad un amico

Un viaggio nella Valle Maira, dove "Il Vento fa il suo giro"

Vi parliamo del film “Il vento fa il suo giro” per due motivi: perché girato nella Valle Maira, meta di uno dei viaggi naturalistici dell'associazione AMente libera e perché racconta una storia interessante per i nostri lettori.

Martina Turola - 31/07/2010




Avete mai sentito parlare del film “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti? Probabilmente no perché, come molti film indipendenti, è stato distribuito poco e male nelle sale italiane a partire dal 2007, nonostante abbia fatto il giro di una ventina di festival italiani e stranieri vincendo una mezza dozzina di premi.
Eppure questo film, ambientato nella Valle Maira, è stato molto apprezzato da quei pochi che l’hanno visto e, a parte questo, ha più di una peculiarità che da sola basterebbe a far parlare di sé:
- non ha usufruito di finanziamenti statali né televisivi;
- è stato prodotto in cooperativa: la troupe e gli interpreti sono entrati in coproduzione, garantendosi una quota dei guadagni;
- è stato girato nell'alta valle Maira (Cuneo) al confine con la Francia durante 3 stagioni e sottotitolato perché parlato in 3 lingue: francese, occitano, italiano;
- oltre a coprire i ruoli comprimari, gli abitanti delle valli hanno messo a disposizione mezzi, animali, oggetti di scena, ambiente, persino cibo;
- tutti gli interpeti, compreso il protagonista (che nella vita fa lo scenografo) sono non-attori (fonte: Il Morandini).

Perché vi stiamo parlando di questo film? Prima di tutto perché, come abbiamo scritto sopra, è stato girato nella Valle Maira, valle del cuneese isolata e tortuosa, costituita da piccole borgate, meta di uno dei viaggi responsabili “Vivere la Montagna” dell’associazione AMente libera.
Ricca di storia e percorsi naturalistici, ancora oggi in essa rimangono molto forti i legami con un’antica cultura che è stata sul punto di sparire: gli abitanti appartengono, infatti, ad una minoranza etnico-linguistica che comprende un’ampia zona nell’attuale Sud della Francia e che arriva fino alla Spagna, l’Occitania.
Nei 4 giorni di viaggio (2-5 settembre) proposti da AMente libera i partecipanti avranno la possibilità di riscoprire una serie di sentieri riportati alla luce dalla memoria degli abitanti anziani della valle, significativi proprio per il loro ruolo rievocativo e per le loro valenza culturale e storica. Il sentiero escursionistico si snoda fra le vecchie strade che collegavano villaggi e frazioni, ripercorrendo tutta la valle Maira a diverse quote, diventando uno dei più bei percorsi tra natura e cultura delle Alpi Cozie Meridionali, garantiscono gli organizzatori.

Vi abbiamo parlato del film “Il vento fa il suo giro” ("E l'aura fai son vir" in occitano) anche perché durante il viaggio nella Valle Maira di AMente libera ci sarà la possibilità di conoscere gli abitanti che hanno partecipato attivamente alla realizzazione del film.

E perché racconta una storia che pensiamo possa essere interessante per i lettori del Consapevole. Quella di un ex professore dedicatosi alla pastorizia sui Pirenei francesi, alla ricerca di una nuova sistemazione per la sua famiglia, dato che nel luogo in cui vive è in costruzione una centrale nucleare. E di come sembra ambientarsi nel paesino di Chersogno, ormai spopolato e abitato quasi unicamente da anziani, visto che il resto degli abitanti raggiunge il piccolo borgo montano soltanto per trascorrevi le vacanze nei mesi estivi.  Inizialmente accolto con titubanza e cordialità dovrà poi fare i conti con problemi spiccioli (le capre non conoscono confini demaniali e fanno la cacca ovunque) e incomprensioni comportamentali…
Una storia concreta per temi generali ineludibili, come evidenzia Massimo Lastrucci su Ciak: «Cosa deve fare una comunità per non scomparire? A cosa deve rinunciare? ».

Domanda dalla difficile risposta in un film che non propone riflessioni sull'ecologismo ma che si concentra, come commentato evocativamente da uno spettatore del film, sull’ «osservazione di uomini che nella briciola di tempo della loro esistenza cercano un'identità che gli corrisponda, credono di poterla gestire, costruire, la inseguono, la ricercano disperatamente; o di altri che non la identificano più, avendo fatto proprio il ruolo che gli schemi della società e le amarezze della vita gli hanno costruito attorno. In questa dimensione tutto appare sospeso, possibile, ma allo stesso tempo definito. Affiora la sensazione del destino, come ricorda una piccola filosofia popolare citata da uno dei personaggi del film: "le cose sono come il vento, prima o poi ritornano».


 

Il Nuovo Numero di Vivi Consapevole!

 

Ecco come ottenerla:

Macrolibrarsi.itIn Omaggio acquistando su Macrolibrarsi.it, ricevi gratuitamente la rivista per ogni ordine effettuato fino ad esaurimento scorte, poi riceverai il pdf.

NOVITA! App ViviConsapevoleApp ViviConsapevole, scarica gratuitamente la App per iPad e iPhone! troverai anche tutti i vecchi numeri di ViviConsapevole!

Ebook ViviConsapevoleEbook ViviConsapevole, scarica gratuitamente la versione digitale della rivista per leggerla sul pc, tablet e smarthphone.







Condividi questo articolo

  • Share this post on Facebook
  • Tweet about this post
  • Share this post on Google
  • Share this post on Delicious


Categorie: Turismo Responsabile,Ecologia e Localismo




Il Viaggiatore Responsabile

Editore: Infinito Edizioni

Prezzo: 13,30€ (invece di 14,00€ )

Camminare

Editore: Oscar Mondadori

Categorie: Economia, Finanza, Globalizzazione

Prezzo: 7,13€ (invece di 7,50€ )

What's your country?

Editore: L'Età dell'Acquario Edizioni

Prezzo: 19,95€ (invece di 21,00€ )


Scrivi il tuo commento

Per farlo è necessario eseguire il login. Se invece non sei ancora registrato puoi farlo ora. Login - Registrati