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Il metodo DOMAN

Gli stimoli giusti per crescere e sviluppare appieno il potenziale dei nostri bambini

Gruppo GESEV (Genitori ed Educatori Sostenitori di un'Educazione di Valore)




 

Nelle scuole italiane si stanno diffondendo in modo drammatico i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), che consistono in difficoltà più o meno lievi di lettura e scrittura, anche in bambini molto intelligenti che non mostrano un quadro patologico, i quali però necessitano di aiuto nell’eseguire i compiti.

Il problema è che tali bambini, non sviluppando appieno le loro potenzialità linguistiche, con ogni probabilità andranno a ingrossare le fila degli italiani che non leggono (70% di analfabeti di ritorno secondo le statistiche), perpetrando una società italiana fragile e manipolabile, soprattutto politicamente, oltre che non competitiva a livello lavorativo 


Strisciare e carponare: le basi per lo sviluppo del cervello

Il problema dei DSA fu affrontato negli USA con oltre 40 anni di ricerche da un gruppo di studiosi del cervello: i neurochirurghi T. Fay e G. Doman, impegnati nel recupero delle lesioni cerebrali da parto e da incidente, e lo psicologo C. Delacato alle prese con i problemi di lettura e scrittura nelle scuole da lui dirette.

Le ricerche portarono il gruppo fra i popoli primitivi di Australia, Africa, Brasile, per scoprire che la causa per cui bambini e adulti di queste tribù non imparavano a leggere e scrivere risiedeva nel fatto che, essendo il terreno delle capanne insidiato da insetti pericolosi, i piccoli non venivano deposti a terra a strisciare e carponare, ma allevati in braccio fino a 1 o 2 anni di età, allorquando gli si insegnava a camminare eretti.

Questi bambini saltavano le tappe motorie di striscio e carponi (0-12 mesi) indispensabili per sviluppare la base del cervello (bulbo, ponte e mesencefalo) su cui poggia tutta la struttura cerebrale successiva, fino alla lateralizzazione o specializzazione finale di una sola parte del cervello deputata a linguaggio, lettura, scrittura.

Infatti i due emisferi sono separati da un profondo solco e solo uno di essi deve registrare i dati del linguaggio, provenienti da orecchio, occhio, mano, piede della parte destra del corpo che, per l’incrocio delle vie nervose, elaborerà i dati nell’emisfero di sinistra (avviene l’opposto per i mancini).

I disturbi dell’apprendimento si verificano con l’uso promiscuo dei lati del corpo (es. mano destra, piede sinistro, orecchio destro, occhio sinistro), generando disorientamento nel bambino, che faticherà a integrare i dati immagazzinati parte nell’emisfero destro e parte nel sinistro.

Questa situazione provoca dispendio di energia anche nello studente universitario. In Quando è difficile imparare a leggere di C. Delacato troviamo i test per verificare la nostra lateralizzazione, nonché il resoconto delle ricerche fatte e degli interventi su cerebrolesi e normali cui si fanno ripercorrere le tappe saltate dello sviluppo.

I giusti stimoli

Se è problematico ripercorrere le tappe in età scolastica è invece facile mettere un piccolo di 3 mesi a pancia sotto e lasciarlo muovere liberamente su una superficie calda e confortevole come ad esempio il lettone dei genitori, offrendo stimolazioni di giocattoli, colori vistosi, e buona musica (Mozart e altri) che oltre a rilassare stimola nel piccolo l’intelligenza musicale.

Doman e il suo staff, nel far ripercorrere le fasi dello sviluppo ai cerebrolesi per ricostruire le vie nervose nell’emisfero non colpito da lesioni, fecero una scoperta esaltante: se venivano anticipate le stimolazioni motorie di striscio e carponi, insieme alle stimolazioni sensoriali di vista, udito e tatto, si constatava una sorprendente capacità, nel piccolo di pochi mesi, di immagazzinare dati di varie lingue, matematica, musica, ecc., tutto senza sforzo e divertendosi molto.

Questa capacità è inversamente proporzionale all’età: a 2 anni si apprende più che a 3; a un anno più che a 2; a pochi mesi più che a 1 anno. I programmi per lo sviluppo precoce sono nella sua opera Sì, il tuo bambino è un genio. Doman fondò gli Istituti per il Raggiungimento del Potenziale Umano (www. irpue. it) in varie parti del mondo e la scuola internazionale di Filadelfia sia per il recupero di cerebrolesi sia per l’eccellenza o sviluppo precoce nei normali. Le sue ricerche lo portarono ad affermare che ogni bambino alla nascita ha un potenziale di intelligenza superiore a quello di Leonardo Da Vinci.

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 36


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Categorie: Critica al Sistema Sanitario,Naturalmente bambini e genitori








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