Kombucha: il tè del benessere
Scopri la bevanda fermentata, ricca di probiotici ed enzimi
Claudia Mengoni - 08/02/2017
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Ha diversi nomi: elisir di lunga vita, tè dell’immortalità, tè fungo rosso, fungo miracoloso, fungo della Manciuria.
Stiamo parlando del kombucha: una bibita fermentata a base di tè verde o nero e zucchero a cui viene aggiunta una coltura di batteri e lieviti detti scoby, ricchissima di microrganismi benefici, che riforniscono l’organismo con una abbondante dose di principi nutritivi.
L’aspetto è quello di una bevanda dorata, frizzante, con un gusto che può essere più o meno aspro, deciso o acidulo.
I benefici del kombucha
Migliora la digestione: essendo una bevanda fermentata, il kombucha ha spiccate proprietà probiotiche e aiuta a bilanciare i batteri buoni e cattivi nel tratto intestinale. In questo senso può essere utile a contrastare stitichezza e diarrea.
È ricco di vitamina B, importante per il sistema nervoso.
Supporta il sistema immunitario grazie al suo ricco contenuto di vitamina C e lattobacilli. In questo senso favorisce l’eliminazione del catarro e combatte raffreddore e tosse.
Pulisce la pelle grazie ai saccaromiceti. Non solo, contiene anche altre sostanze in grado di rimuovere dal corpo metalli pesanti e tossine.
Bere un bicchiere di kombucha prima di andare a dormire aiuta a superare insonnia e problemi di sonno leggero. È un cardioprotettore: abbassa la pressione del sangue e il livello di colesterolo, inoltre ammorbidisce vene e arterie.
Come e quando assumere il kombucha
Nonostante il kombucha sia una bevanda fermentata, ha un contenuto di zuccheri e caffeina molto basso e una gradazione alcolica pari solo a 0,5%.
Per questo motivo è adatto a grandi e piccoli, a sportivi e perfino ai nostri amici a 4 zampe. Le dosi solitamente consigliate per gli adulti sono ½ tazza 30 minuti prima di pranzo e cena, per migliorare il metabolismo e la digestione.
Per bambini e animali le dosi variano a seconda dell’età e del peso.
Ricetta base per fare il kombucha
Ingredienti
- 2 l d’acqua
- 10 g di tè (a scelta fra tè nero o verde)
- 200 g di zucchero di canna
- 1 coltura di fungo kombucha, detta anche scoby (si tratta di un disco della dimensione di un pancake)
Prepara il tè come di consueto, lasciando le foglie o le bustine in infusione per 10-15 minuti, in modo che l’acqua possa aromatizzarsi bene. Togli le bustine oppure filtra la bevanda con un colino, per togliere tutte le foglie.
Aggiungi 200 g di zucchero di canna prima che il tè si raffreddi, e mescola fino a completo scioglimento dello zucchero. Lascia raffreddare il tè finché non scenderà sotto i 25 °C: lo scoby muore se portato a temperature troppo calde.
A questo punto puoi versare il tè in un contenitore di vetro e aggiungere lo scoby nel liquido: dovrebbe galleggiare sulla superficie del tè a circa 2,5 cm sotto il bordo del contenitore, per creare una camera d’aria sufficiente a far sì che il fungo non tocchi la copertura (eventualmente togli un po’ di tè con una tazzina).
Copri il contenitore con del tessuto di cotone sterile e fissalo intorno ai bordi con un elastico: in questo modo terrai lontani eventuali moscerini, polvere, polline… Metti il contenitore in un luogo tiepido e tranquillo, lontano dalla luce del sole: l’ideale sarebbe una stanza chiusa o un armadio, con temperature tra i 20 e i 30 °C.
Durante questa fase lo scoby si nutre dello zucchero contenuto nell’acqua, trasformandolo in enzimi, vitamine, aminoacidi, sostanze antibiotiche, ma anche in gas, che rende la bevanda frizzante.
Dopo una settimana, assaggia il tuo kombucha con una cannuccia, per non rovinare il fungo: se è troppo dolce lascialo fermentare altri 2-3 giorni, se invece il sapore è di tuo gradimento, rimuovi lo scoby e usalo per una nuova coltura. Filtra il preparato e versalo in bottiglie che conserverai in un luogo fresco. Congratulazioni! Hai realizzato il tuo primo kombucha homemade!
Ora puoi scegliere se fermarti qui o aromatizzare il kombucha con una seconda fermentazione di 48 ore. A seconda di quello che aggiungerai, potrai avere un kombucha allo zenzero, alla lavanda, alla menta, alla melagrana, al mirto... Spazio alla fantasia!
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Articolo tratto dalla rivista nr. 47
Categorie: Alimentazione e salute
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