L’almanacco del buon vivere - Primavera
M. Pia Fanciulli - 21/03/2017
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Una nuova energia è nell’aria. Le giornate si allungano, il clima si fa mite. Torna il desiderio di uscire, di passeggiare nella natura, c’è voglia di rinnovare la casa, di far rifiorire balconi e giardini, di farsi prendere per la gola dai gustosi piatti di stagione. Tutto rinasce, in casa e fuori, nel corpo e nell’anima!
Da un Almanacco Barbanera nel 1838
Più ammirabile è il vanto di questa Stagion di Primavera, che con un sol colore qual è appunto l’umore della terra dipinge, e colorisce tutto ciò che di vegetabile vanta la natura.
L’Equinozio di Primavera
A volte il 20, altre il 21 o il 22 marzo, il Sole lascia il segno dei Pesci per entrare in quello dell’Ariete. Ma soprattutto notte e giorno avranno ugual durata. Di lì, le giornate riprenderanno ad allungarsi. Andando indietro nel tempo, l’Equinozio, antico Capodanno, era affollato di riti e feste in cui la ripresa della vita seminava la terra di fuochi e danze per assicurarsi buoni raccolti. Si credeva che più alto si fosse saltato sopra al fuoco, più alto sarebbe cresciuto il grano.
Il fiore: dolce pratolina
Con i suoi timidi fiori, la pratolina – Bellis perennis – annuncia la primavera. Assai nota per il classico “m’ama non m’ama”, pochi sanno invece che è un’ottima erba campagnola con proprietà antinfiammatorie. Le foglie tenere si mangiano crude in insalata o cotte in zuppe, minestre, frittate. I boccioli, ancora chiusi, si preparano sott’aceto e si consumano come i capperi.
La parola: rinnovarsi
Al di là dell’età biologica, è un dato di fatto che si può invecchiare a qualsiasi età, se ci si rifiuta di imparare cose nuove. Questo perché il cervello si modifica a seconda delle attività che si svolgono. Più si è dinamici, più si tiene in esercizio la mente con nuovi saperi e nuove abilità, più si accrescono i neuroni.
Germogli di vitalba sott’olio
La vitalba – Clematis vitalba – appare a primavera nelle siepi ai margini di boschi e campi. Con i teneri germogli si preparano frittate, minestre e zuppe, oppure si conservano sott’olio. Privati del bocciolo e delle foglie, si tagliano in pezzi di circa 3 cm e si mettono in acqua e succo di limone. Si fanno cuocere nell’olio con sale, pepe, aglio e prezzemolo, poi si conservano nei vasi a chiusura ermetica ricoperti di olio extravergine di oliva.
Nell’orto, nel giardino, sul balcone
Sul davanzale, in un angolo del balcone o nel piccolo giardino, le piante aromatiche uniscono l’utile al dilettevole. Anche in vaso danno ottimi risultati, offrendo fiori e foglie per i più diversi usi. L’importante è che i vasi abbiano un foro di drenaggio e che si collochi sul fondo uno strato di piccoli ciottoli.
La gran parte delle aromatiche ha inoltre bisogno di almeno 20 cm di profondità, mentre per le più alte, come il finocchio, ce ne vogliono almeno 30. Inoltre erbe come la menta, la melissa e il rosmarino vogliono essere piantate da sole, mentre salvia, timo e origano possono convivere nello stesso vaso.
E in giardino? Nei giorni di Luna calante potate gli arbusti a fioritura primaverile appena sfioriscono. Trapiantate astri, zinnie, lantane e gerani.
Eliminate i rami secchi dagli agrumi e arieggiate le serre per fare in modo che le piante si ambientino, prima di collocarle definitivamente all’esterno.
Nell’orto, in Luna crescente, seminate in semenzaio cetrioli, melanzane, peperoni, peperoncini, pomodori, meloni e timo. In piena terra mettete invece il lattughino da taglio e le fave. Trapiantate le carote nelle varietà tardive e i piselli. Nel giardino trapiantate tagetes, begonie e surfinie (petunie).
Riportate all’aperto le begonie bulbose e cominciate ad annaffiarle con regolarità, ma senza eccedere con l’acqua. In cantina preparatevi per l’imbottigliamento – ad aprile – che si fa in Luna calante, con l’eccezione dei vini frizzanti, che si può fare in crescente.
Nel cestino della primavera
Ortaggi: aglio fresco, agretti, asparagi, carciofi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cime di rapa, cipolle, finocchi, indivie, lattughe, patate novelle, pomodori, porri, radicchio di Verona, rape, ravanelli, rucola, sedano, spinaci, valerianella.
Frutta: arance, ciliegie primaticce, fragole, limoni, mandarini, mele, pompelmi.
Aromi: basilico, menta, mentuccia, maggiorana, prezzemolo, rosmarino, salvia.
Un pizzico di bicarbonato
Il modo si trova, basta semplicemente volerlo. Così, volendo evitare in casa il ricorso ai prodotti chimici, ad esempio per la pulizia del forno, un’alternativa c’è, ed è tutta naturale.
Consiste nel preparare una pastella di acqua e bicarbonato da stendere sulla superficie del forno freddo: lasciata agire per tutta la notte, si toglierà poi con una spugna, sciacquando bene.
Per il forno a microonde si userà invece una soluzione di 4 cucchiai di bicarbonato in 1 dl di acqua calda.
Una maschera casalinga
Efficace ed economica, questa maschera per il viso darà risultati sorprendenti. Si tratta di un semplice impacco fatto con lo yogurt: ricco di acido lattico, esfolia l’epidermide eliminando le cellule morte.
Contro secchezza e disidratazione interverranno invece la vitamina H e il lattosio che contiene. Inoltre tonifica la pelle, è antibatterico, deterge a fondo, è rinfrescante e lenitivo. Si prende un vasetto di yogurt bianco intero e si spalma sul viso, dove si lascerà in posa per 20 minuti. Alla fine risciacquate con acqua tiepida.
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Articolo tratto dalla rivista nr. 48
Categorie: Autoproduzione e Riciclaggio creativo,Alimentazione e salute
L'Almanacco del Buon Vivere
Autore: Autori Vari
Editore: Editoriale Campi
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