La Natura
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Ogni volta che posso, scappo a rifugiarmi in mezzo alla natura.
Per anni ho lavorato a tempo pieno in ufficio e di occasioni
per rilassarmi in mezzo al verde ce n’erano davvero poche.
Adesso che invece ho più tempo per me, ho preso a considerare
le passeggiate e le escursioni come una sana abitudine.
Proprio sana è la parola chiave di questa attività: la testa si
svuota dei pensieri inutili, gli indolenzimenti dovuti allo stare
tanto seduta scompaiono, l’umore torna sereno, lo stress se
ne va e l’anima gioisce dei mille regali che la Natura offre a
chi ha la pazienza di guardarla, come una coppia di lepri che
si rincorrono o nuovi e colorati fiori che sbocciano al
sole che diventa sempre più caldo.
Non è solo un passatempo: è prendersi cura della propria
salute. Secondo l’Organizzazione Mondiale della
Sanità la salute è «uno stato di completo benessere fisico,
mentale e sociale e non la semplice assenza dello
stato di malattia o di infermità». Ciò significa che tutto
ciò che ci fa stare bene davvero e in maniera completa
– olistica – contribuisce a fortificare e a migliorare la nostra
salute. E se ne volete la prova, provate a stendervi
su un prato soffice e a riempirvi gli occhi dell’azzurro
del cielo oppure ad abbracciare un albero o, ancora, a
entrare in un bosco con la stessa solennità con cui si
entra in un luogo sacro. Restate lì, in mezzo al verde almeno
mezz’ora, e sarete persone nuove. La Natura ha
il potere di rimetterci in contatto con il nostro bambino
interiore, che dal canto suo ci indica il vero scopo della
nostra vita, il bagaglio essenziale che vale la pena portare
con noi e le “cianfrusaglie” dell’anima che invece è
meglio abbandonare, così da poter viaggiare più leggeri
e con meno impedimenti. La Natura ha, in definitiva,
il potere di risanare le ferite dell’anima, proprio come sa
fare una madre amorevole.
Oggi purtroppo la maggior parte di noi dimentica, per
molteplici motivi, il contatto con la Natura, che si è ridotto
fino ai minimi termini. Secondo alcuni studiosi questa
mancanza, una mutilazione che ci siamo autoinflitti,
causa disagio e anche malattia. Già da qualche anno
l’educatore americano Richard Louv ha coniato il termine
“sindrome da deficit di natura” per indicare tutti quei
sintomi e malattie, come ansia e iperattività, che sorgono
quando non abbiamo più il contatto con la Natura. e
proprio delle conseguenze sull’uomo legate alla perdita
di connessione con l’ambiente naturale si occupa l’Ecopsicologia,
la disciplina nata negli anni Novanta che
sta diventando sempre più importante.
Anche se avete poche occasioni, trovate il modo per lasciar
entrare la Natura nella vostra vita, ritagliatevi un po’ di tempo
per stare a contatto con lei, lasciate che vi rigeneri e vi ricarichi.
Fatelo mentre siete in vacanza, o anche solo il sabato
e la domenica, o almeno una volta a settimana da soli o, ancora
meglio, con i vostri cari e i bambini. Tornate alla Natura,
prendetevi cura della vostra salute!
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