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Vaccin-azione: tutto ciò che c’è da sapere sui vaccini degli amici a quattro zampe

Chi decide se un vaccino è necessario: il veterinario, noi o l’animale?

Stefano Cattinelli per Armonie Animali - 05/10/2016




Quante volte ci siamo chiesti se le vaccinazioni annuali sono indispensabili o ci siamo trovati di fronte un professionista che non forniva delle risposte adeguate alle nostre domande. Quante volte abbiamo subito un atto, a volte percepito perfino come una violenza, sul quale non eravamo per nulla d‘accordo.

Ma se lo dice il veterinario... Quante volte ci siamo trovati in una posizione di sudditanza psicologica di fronte a un professionista in camice bianco. Bene, è estremamente rassicurante sapere che tutte queste dinamiche tra noi e il veterinario (per adesso, ahimè, solo alcuni) sono destinate a sparire.

Fino a qualche tempo fa, era sempre e solo il veterinario che decideva quando e se fare le vaccinazioni al nostro animale. Noi, al limite cercavamo di rinsaldare le nostre posizioni facendoci aiutare da qualche sparuta informazione sul web, comunque vaghe e frammentarie, dato che su internet c‘è di tutto e di più. 

I danni taciuti dei vaccini 

Studi recenti, veri e propri sui danni da vaccini negli animali non ce ne sono. Non c‘è interesse a fare investimenti in questa direzione. Di sicuro si sa che il vaccino contro la leucemia nei gatti può causare l‘insorgenza di tumori ed è per questo che negli Stati Uniti consigliano di inoculare il vaccino solo sulla coda o sulla zampa posteriore perché l‘incidenza dei tumori postvaccinali è così elevata che l‘unica possibilità per salvare la vita dell‘animale è amputare la coda o l‘arto! L‘unico studio attendibile, e su larga scala, è del 1997 dell‘Università di Purdue negli Stati Uniti e mette in evidenza, in maniera molto specifica, la possibilità, da parte dell‘organismo animale, di avere delle reazioni anticorpali contro delle proteine bovine che sono alla base dei vaccini.

In altre parole i vaccini vengono normalmente preparati e coltivati su un substrato di una parte del sangue di bovino. Questo sangue (siero) contiene degli elementi biochimici verso i quali il cane e il gatto producono degli anticorpi. Questi anticorpi poi attaccano lo stesso organismo che li produce e si creano così delle malattie autoimmuni. Queste malattie sono il morbo di Addison, il Lupus eritematoso, l'anemia emolitica, l’alopecia – cioè l’assenza di pelo – l’ipoparatiroidismo, il diabete mellito di tipo 1, l’artrite reumatoide e la tiroidite. 

Poi ci sono le reazioni avverse messe in evidenza dalla AAHA, l‘associazione americana degli ospedali per animali (cioè chi decide come deve essere la veterinaria mondiale) che fa una lista di reazioni avverse che sono state attribuite alla somministrazione dei vaccini, fra cui: ascessi, granulomi, sieromi, letargia, anoressia, febbre, indolenzimento, linfonodi ingrossati, aborto, encefalite, artrite, convulsioni, modificazioni comportamenali.

Ci sono poi reazioni allergiche di tipo 1, come shock e morte; di tipo 2: anemia emolitica; di tipo 3: edema corneale.

Poi c‘è la mancata immunizzazione, cioè faccio il vaccino ma l‘animale non sviluppa la giusta immunità. 

Lasciamo decidere l’animale 

In tutto ciò c‘è da tenere in considerazione una cosa: anche se riusciamo a ottenere queste informazioni, tramite internet o con la lettura di un articolo o di un libro, poi rimane la questione della relazione con il veterinario.

Noi prendiamo posizione sulla salute del nostro animale e vogliamo fare meno vaccinazioni o non vogliamo più farle, lui ci parla della salute del nostro animale e ci consiglia di farle.

E allora chi decide cosa fare? Semplice, veramente semplice: l‘animale! È lui che decide se ha bisogno o meno della vaccinazione, di che vaccinazione ha bisogno e quando.

Come? Con la titolazione anticorpale, che è un esame del sangue che indica quanti anticorpi ha quell‘animale per quella malattia. 

Se possiede gli anticorpi non occorre vaccinare, se non li possiede la scelta vaccinale dipende dall‘età e dall‘ambiente nel quale vive.

Normalmente un cane di 4 anni che è sempre stato vaccinato possiede gli anticorpi sufficenti per non essere più vaccinato. Ovviamente questo va valutato caso per caso.

Si tratta di un esame molto facile da fare: i medici veterinari del gruppo Armonie Animali (www.armonieanimali. com) sono i primi in Italia ad aver creato un piano nazionale a favore delle titolazioni anticorpali. Così è l‘animale che decide, il suo sistema immunitario.

Ed è sempre lui che crea una nuova relazione tra noi e il veterinario, perché non siamo più uno contro l‘altro ma tutti e due uniti per sostenere la salute del nostro animale. E questa è una bella cosa! 

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 46


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Categorie: Critica al Sistema Sanitario




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