Vi presentiamo il nuovo numero di vivi Consapevole, dedicato alla raccolta dei prodotti della terra
Il Pianeta Verde - Editoriale
di Marianna Gualazzi
«Tutti sono capi, tutti si credono superiori a qualche cosa: gli uomini si credono superiori alle donne, la gente di città a quella di campagna, gli adulti ai bambini, gli umani agli animali e alle piante. […] La competizione, la contabilità, la produzione in massa di oggetti inutili, le guerre, il nucleare, la distruzione della natura, le malattie senza rimedio: la preistoria insomma.»
La terra vista da lontano, dall’alto, da lassù: da una prospettiva extra terrestre lucida che ci offre un’analisi impietosa dei rapporti tra l’uomo, i suoi simili e la natura.
La terra vista dal Pianeta Verde appare immersa in un Medioevo senza speranza: caos, disordine, inquinamento la fanno da padrone. E mentre sul Pianeta Verde gli abitanti si riuniscono per ascoltare i “concerti di silenzio”, sulla terra il rumore del traffico stradale della Parigi di fine millennio non lascia tregua.
Il Pianeta Verde è un bel film di Coline Serrau, datato 1996: un film che si rivede con piacere più e più volte e che utilizza l’ironia per tratteggiare una spietata critica della società contemporanea.
Gli abitanti del Pianeta Verde vivono in armonia con la terra e i frutti che essa offre, hanno attraversato anche loro l’epoca industriale dell’inquinamento e del profitto, ma sono passati oltre: non hanno moneta, non hanno automobili, non hanno macchine, non hanno case e città. Vivono ai margini dei laghi, dormono nell’erba, comunicato telepaticamente avendo imparato ad utilizzare ben più di quel 3% del cervello che ancora caratterizza gli abitanti della terra. Non si ammalano e vivono oltre 250 anni, morendo di morte naturale alla fine della loro pacifica e quieta esistenza. Quando Mila – un’abitante del Pianeta – si reca sulla terra, si trova di fronte il mondo che noi tutti conosciamo: quello ben rappresentato, ad esempio, dalla recentissima tragedia delle centrali nucleari giapponesi danneggiate dallo tsunami dello scorso marzo. Il viaggio di Mila sulla terra ha lo scopo di “disconnettere” il maggior numero possibile di persone, ossia di renderle consapevoli dell’assurdità della vita che stanno conducendo: una presa di coscienza imprescindibile per salvare il pianeta e i suoi abitanti.
Ci sono due cose nel film che mi hanno molto colpito. La prima è il fatto che Mila, sulla terra – trovandosi impossibilitata a consumare l’acqua e il cibo del nostro pianeta perché troppo inquinato per il suo organismo – si “ricarica” tenendo in braccio per alcune ore un neonato: un forte contrasto rispetto a una società, la nostra, che risulta fortemente fobica rispetto ai legami agli affetti e che vede nella separazione precoce tra madre e bambino un pilastro fondamentale della sua prosecuzione.
La seconda è l’usanza, sul Pianeta Verde, che prevede lo svolgimento dell’assemblea annuale dei villaggi in cima a una montagna «perché dopo aver camminato due ore in salita si ragiona meglio»: mi ha fatto venite in mente i vari G7, 8 e 20 con città blindate e grande mobilitazione di mezzi e persone e tutti gli ausili che la nostra società ci propone per evitare la fatica, la stanchezza, il dolore, le pause, la quiete.
E se camminare tutti i giorni due ore in salita ci aiutasse davvero a trovare soluzioni innovative e ad avere pensieri più chiari e lucidi? Forse è tempo di mettersi in marcia…
Vieni a trovare vivi Consapevole a Terrafutura
Ci troverete da domani a domenica presso lo stand Macro Gruppo Editoriale, al piano terra del padiglione Spadolini, stand 185-187. Fra gli incontri da non perdere vi consigliamo:
Navdanya International con Vandana Shiva Sabato 21 Maggio alle ore 11,30 Fortezza da Basso, Sala Terra Futura
Navdanya International è un' associazione Onlus che si è costituita a Firenze e rappresenta la sede italiana di Navdanya, importante e storica ONG ambientalista indiana con sede a Delhi la cui Presidente è Vandana Shiva nota scienziata, attivista e scrittrice.
Navdanya International è nata con l' obiettivo di continuare a promuovere i principi sui quali si è basata l' attività della Commissione internazionale per il futuro dell' alimentazione e dell' agricoltura, che per quasi dieci anni, attraverso una rete internazionale di esponenti di movimenti, scienziati ed esperti di sistemi alimentari sostenibili, ha lavorato in Toscana sotto la guida lungimirante di Vandana Shiva. Lo scopo di Navdanya International è quello di elaborare, sostenere e diffondere idee e proposte per riconciliare economia e ecologia a partire dall' agricoltura, promuovendo la biodiversità, il cibo locale, le conoscenze tradizionali; difendendo i beni comuni e le comunità dei piccoli agricoltori e sostenendo il lavoro di Vandana Shiva che ha fatto di tutto questo ragione di vita. All'incontro, condotto da Massimo Orlandi e Maurizio Izzo, parteciperanno i fondatori di Navdanya International, Vandana Shiva, Maria Grazia Mammuccini, Caroline Lockart, Giannozzo Pucci e Natale Bazzanti.

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