>>> È vero che c’è un modo per non produrre più rifiuti che si chiama strategia Rifiuti Zero?
>>> È vero che con Rifiuti Zero non avremo più bisogno di discariche e inceneritori?
>>> È vero che Rifiuti Zero funziona anche nelle grandi città come San Francisco?
>>> È vero che con Rifiuti Zero i rifiuti si trasformano in risorse?
Se vuoi conoscere la risposta a queste domande vieni a Gambettola il 25 e 26 Ottobre ad incontrare Paul Connett professore emerito di Chimica Tossicologica alla Saint Lawrence University e promotore della strategia Rifiuti Zero!
E con Paul Connett ci saranno altri 15 relatori tra cui Stefano Montanari, Gianni Tamino, Paolo Ermani, Marco Boschini, Marilia Zappalà, Jusy Iuliano.

Che cos’è la strategia “Rifiuti Zero”? di Paul Connett tratto dall'ebook "Lo Stvale di Barabba", a cura di Stefano Montanari (Arianna Editrice) La strategia “Rifiuti Zero” dice no ad inceneritori, no a mega-discariche, no alla società del “gettar via” e sì ad una società sostenibile. Potrà forse suonare una meta idealistica, ma la si può bene inserire in un lasso di tempo realistico. Non ci si può certo aspettare di arrivare a rifiuti zero l’anno prossimo, ma siamo in grado di prevedere che ci sono comunità che ci arriveranno molto vicino entro il 2020. Ci sarà chi cavillerà su quanto ci si potrà avvicinare alla meta, ma il punto è di fare di Rifiuti Zero la meta. Da un altro punto di vista, la mia domanda è: tenendo conto delle necessità delle generazioni future, quanto rifiuto si pensa possa essere tollerabile? Ma più d’ogni altra cosa, Rifiuti Zero è una nuova direzione. Noi dobbiamo spostarci dalla retroguardia dello smaltimento dell’immondizia all’avanguardia della gestione delle risorse e di un miglior disegno industriale. Dobbiamo pensare il rifiuto fuori del sistema e toglierlo dal dizionario! Come dice Mary Lou Derventer, che con suo marito Dan Knapp dirige una delle più grandi operazioni di riuso del mondo ("Urban Ore", cioè Miniera Urbana), «il materiale di scarto non è rifiuto finché non è rifiutato. Rifiuto è una voce verbale, non un sostantivo». La maggior parte della gente conosce le 3 R (Riduzione, Riuso e Riciclo), ma è la quarta R, quella di Responsabilità ad essere la chiave della sostenibilità. Responsabilità è ciò di cui abbiamo bisogno: responsabilità in una comunità, responsabilità industriale, responsabilità professionale e responsabilità politica. La responsabilità ci serve in una comunità in coda al problema, quella industriale in testa, e ci vuole una buona conduzione politica per congiungere le due. E dato che questo argomento è troppo importante per essere lasciato alla competenza tutto sommato insufficiente degli “esperti dei rifiuti”, bisogna che ogni settore dell’economia sia coinvolto. Gli strateghi di Rifiuti Zero devono integrarsi con gli agricoltori, gli allevatori, gl’industriali, gli architetti, i politici e gli attivisti sociali.
Vuoi sapere come attivare la strategia Rifiuti Zero del tuo territorio e dove in Italia si stanno ottenendo i migliori risultati su questo fronte? Vieni a Gambettola il prossimo 25 e 26 Ottobre!
E ricorda di iscriverti subito al convegno: i posti sono limitati!

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