Verdure fermentate, l’intestino ringrazia
Come coltivare il benessere della nostra flora batterica con alimenti fermentati fatti in casa
Dealma Franceschetti - 09/01/2018
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In tutte le culture antiche del mondo possiamo trovare degli alimenti fermentati.
Non è un caso ovviamente. La fermentazione è uno dei più antichi metodi di conservazione delle verdure per l’inverno, ma è anche un prezioso metodo per mantenere in salute la nostra flora batterica intestinale. L’importanza della salute della flora batterica è riconosciuta in tutti gli ambiti della medicina, che collega la disbiosi intestinale a numerosissime patologie, persino ad alcuni disturbi emotivi e mentali.
La vita moderna mette a dura prova la nostra flora batterica.
Tre sono i grandi nemici del benessere dell’intestino:
- stress;
- cattiva alimentazione;
- antibiotici.
Per recuperare l’equilibrio della nostra flora possiamo preparare a casa delle verdure in salamoia fermentate, chiamate, nel mondo della macrobiotica, insalatini e consumarne una forchettata ad ogni pasto. In questo modo potremo “coltivare” ogni giorno il nostro “giardino interiore” e ricevere anche altri benefici. Crauti e olive fermentate: gli insalatini della tradizione europea La fermentazione delle verdure permette di fornire batteri utili all’intestino grazie ai famosi Lactobacilli, chiamati in questo modo perché sono stati individuati per la prima volta nel latte, ma vengono prodotti anche in altre circostanze su substrato vegetale, come nel caso delle verdure fermentate, dette anche lacto-fermentate.
In Oriente la tradizione dei vegetali lactofermentati è millenaria, soprattutto in Cina e Giappone. In Europa la conservazione in salamoia (acqua e sale) è stata utilizzata soprattutto per la conservazione dei vegetali da consumare nel periodo invernale, sfruttando le proprietà conservanti del sale. Le verdure fermentate più conosciute in Italia sono i crauti, utilizzati fin dai tempi degli antichi romani.
Anche le olive in salamoia sono da considerarsi dei fermentati.
Benefici degli insalatini
- Favoriscono la digestione.
- Integrano sali minerali.
- Rafforzano il sangue e il sistema immunitario.
- Alcalinizzano il sangue.
- Apportano batteri utili alla flora intestinale.
- Infondono forza, coraggio e vitalità.
Insalatini ricetta
- 2 carote
- 1 pezzo di daikon o 2 ravanelli
- acidulato di umeboshi q.b.
- acqua q.b
- 1 vasetto di vetro
- 1 dischetto fermaverdure o stuzzicadenti
- 1 garza
- 1 elastico
Sbuccia le carote e il daikon con un pelapatate. Taglia verdure sottili a rondelle oppure a bastoncini. Porta a bollore un bicchiere d’acqua circa e fai bollire per 2-3 minuti. Nel frattempo disponi le verdure nel vasetto schiacciando bene.
Versa l’acidulato per riempire poco meno di ¼ di vasetto. Lascia raffreddare leggermente l’acqua in modo che non sia bollente e poi versala nel vasetto arrivando fin quasi al bordo. Chiudi e rigira per mescolare.
Apri il vasetto e sistema ildischetto fermaverdure o degli stuzzicadenti per tenere tutte le verdure coperte dal liquido. Copri il bordo del vasetto con una garza e fissala con un elastico.
Lascia riposare all’aria senza tappo per 3-4 giorni (volendo di più), poi togli la garza, chiudi il vasetto e metti in frigo. Si conserva per circa 2 settimane. Qualsiasi verdura di stagione è adatta per gli insalatini (carote, cipolle, daikon, ravanelli, rape, carciofi, finocchi, gambi di broccolo o cavolfiore ecc). Si può creare la salamoia con acqua e sale marino integrale, oppure con acqua e acidulato di umeboshi.
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Articolo tratto dalla rivista nr. 51
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