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Antibiotici Naturali

Con tea tree, propoli, echinacea e oli essenziali diciamo addio agli antibiotici di sintesi e ai loro fastidiosi e nocivi effetti collaterali

Luca Fortuna - 07/01/2014




La scoperta delle penicilline da parte di Fleming nel 1929 è stata in grado di rivoluzionare la medicina moderna. Patologie infettive come la polmonite, la tubercolosi, la sifilide potevano essere trattate con questi preparati.

Negli ultimi 50 anni, a causa dell’uso sconsiderato degli antibiotici, si sono creati ceppi di virus e batteri definiti “resistenti”, che hanno richiesto nuovi antibiotici sempre più potenti.

I microrganismi sono però in grado di adattarsi al nuovo farmaco e oggi il fenomeno è divenuto allarmante, con la presenza di alcuni ceppi super resistenti che non possono essere trattati con nessuno degli antibiotici allopatici.

Gli antibiotici (antibios = contrari alla vita) sconfiggono non solo i batteri responsabili delle malattie, ma anche quelli benefici e responsabili della salute del nostro sistema immunitario.

Il danno più evidente derivante da un uso improprio di antibiotici di sintesi è la vulnerabilità delle nostre difese, che paradossalmente ci rende più esposti a nuove infezioni, con la necessità di assumere altri farmaci.
Infatti gli antibiotici di sintesi sopprimono il sistema immunitario e appesantiscono fegato e reni.

Infine non possono essere usati per prevenire, ma solo per curare un’infezione.
Usandoli in modo improprio, per un tempo non corretto o per trattare il patogeno sbagliato, si instaura così un circolo vizioso che da un lato indebolisce e danneggia l’organismo (gli effetti collaterali sono molto pesanti) e dall’altro rende i microbi sempre più resistenti.

Gli antibiotici naturali, derivati da estratti di piante, sono attivi contro virus, batteri, funghi e parassiti. Distruggono i patogeni, ma preservano i batteri amici e non danneggiano l’organismo. Non producono accumuli per il fegato o i reni, stimolano il sistema immunitario e non determinano resistenza.

Possono essere utilizzati sia per prevenire, sia per trattare un’infezione.

Attraverso un loro impiego costante si potenzia dall’interno il sistema immunitario, senza aggredirlo.

L’organismo corpo può naturalmente attivare le difese, rafforzarsi ed essere in grado di difendersi da solo dalle aggressioni esterne. Si instaura così un circolo virtuoso che determina maggiore benessere e vitalità.

Per questi motivi, gli antibiotici di sintesi, andrebbero utilizzati solo in casi di assoluta necessità, sotto stretto controllo medico e per periodi limitati.

Il Tea Tree

Contrariamente a quanto avviene con gli antibiotici di sintesi, l’utilizzo delle sostanze antibiotiche naturali non comporta il rischio di sviluppare il fenomeno allarmante della resistenza.

La minaccia all’umanità da parte della resistenza agli antibiotici è un problema serio, che non può essere sottovalutato. Gli appelli a ridurre l’uso degli antibiotici rivolti dall’OMS (Organizzazione mondiale per la sanità) e da altri autorevoli enti sono divenuti sempre più pressanti.
Diviene pertanto necessario trovare un’alternativa, ricorrendo, ad esempio, ai rimedi naturali e in particolar modo a quelle sostanze di provata azione antibiotica.

Tra le tante possibili risorse, troviamo l’olio essenziale di Albero del Tè (Tea Tree Oil), originario dell’Australia (Melaleuca Alternifolia): una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica «International Journal of Antimicrobial Agents», ha valutato gli effetti dell’olio essenziale su una coltura di 30 ceppi batterici che causano le più comuni malattie della pelle.

Si è osservato come i batteri dello Stafilococco venissero uccisi dall’olio in questione e si è scoperto che la suscettibilità agli antibiotici è rimasta invariata, escludendo così il rischio di antibiotico-resistenza.

La propoli

La propoli è una miscela composta da elementi di origine naturale e deriva dalla raccolta di resine da parte delle api.

Usata per sigillare le fessure dell’alveare, ricoprire la cella della regina e disinfettare l’ambiente interno ed esterno dell’alveare, possiamo definirla come la farmacia delle api.

Contiene flavonoidi, aldeidi, idrossiacidi e oli eterici, tutte sostanze altamente benefiche.
I flavonoidi, come la galangina, rafforzano il sistema immunitario, sono antinfiammatori, antiallergici e cicatrizzanti. Proteggono i tessuti e le membrane dai processi degenerativi e sono validi antiossidanti.

Il propoli contiene minerali utili al sistema immunitario come il calcio, il nichel, lo zinco, il ferro, il rame, il titanio e il vanadio. Possiede proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche.
Ha la capacità di raddoppiare il ritmo di riproduzione delle cellule e quindi di accelerare il percorso di guarigione delle ferite.

Indicato contro le malattie da raffreddamento e in generale verso tutte le affezioni delle vie respiratorie, può essere usata anche per il trattamento di infezioni gastrointestinali e delle vie urogenitali.

La forma elettiva è la tintura alcolica, che può essere assunta mescolata con acqua o succhi di frutta in ragione di 20-30 gocce da una a quattro volte al giorno.

È un perfetto substrato per gli oli essenziali, che ne arricchiscono le proprietà. Basta aggiungere una o due gocce di olio essenziale alle gocce di propoli e poi disciogliere il tutto.

L’echinacea

Numerosi studi hanno dimostrato le virtù terapeutiche dell’echinacea, una pianta dalle spiccate proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie e antibiotiche.

È consigliabile assumerla fin dai primi freddi, per beneficiare della sua azione stimolante a carico del nostro sistema immunitario. L’echinacea stimola i macrofagi e i globuli bianchi a cui spetta il grande compito di proteggerci dai virus e dai batteri.

Utile anche durante un’infezione virale, influenza o raffreddore.

Ottimo antibiotico naturale che stimola nell’organismo la produzione di interferone, una proteina che protegge le cellule da attacchi virali.

L’EMEA (Agenzia europea per i medicinali) ha approvato l’utilizzo di estratto di Echinacea purpurea per prevenire e curare il raffreddore. In commercio si trovano diversi preparati pronti, importante scegliere estratti titolati e standardizzati.

L’aromaterapia

È possibile combattere le infezioni con i più potenti rimedi naturali, gli oli essenziali certificati per aromaterapia.

Come dimostrato da numerosi studi scientifici, debellano i patogeni, sostengono le naturali difese, tonificano l’organismo e svolgono un’efficace azione di protezione.

Contengono naturalmente centinaia di princìpi attivi in proporzione variabile, annullando il rischio di antibiotico-resistenza, poiché i microbi non riescono ad adattarsi alla loro struttura mutevole.

In caso di raffreddore, gli antibiotici allopatici non servono mai, poiché è causato sempre e solo da virus.

Il rimedio di elezione contro le infezioni virali è

l’olio essenziale di Ravintsara

Assumere 3 gocce emulsionate in un cucchiaio di miele di timo 4 volte al giorno per tre giorni. Applicare 4-5 gocce sulle piante dei piedi mattino e sera. Fare delle inalazioni con 2-3 gocce.

Infine, non si deve dimenticare l’importanza di un ambiente sano, con aria purificata da germi patogeni, in modo da evitare la propagazione del contagio, rinforzare le mucose respiratorie e facilitare la respirazione.

La miscela di oli essenziali puri “Inno all’Inverno”, realizzata con una sinergia di Eucalipto globulus, Arancio dolce, Limone e Legno di Hoo si rivela perfetta in casa e nei luoghi di lavoro.

È sufficiente diffondere 10 gocce del mix due volte al giorno per un’ora.

Il rimedio di elezione contro le infezioni batteriche è

l’olio essenziale di Origano

Si ottiene per distillazione dall’origano selvatico (Origanum compactum) diffuso nel Bacino del Mediterraneo.

I principi attivi più importanti contenuti sono due fenoli, il carvacrolo e il timolo che possiedono una notevole azione antibiotica ad ampio spettro. Secondo numerosi test di laboratorio, batteri patogeni, virus, parassiti e funghi sono eliminati nel giro di pochi minuti di contatto.

Efficace contro centinaia di patogeni, è quindi una scelta perfetta quando non si conosce con esattezza contro quali ceppi di microbi si sta lottando.

Aiuta a ridurre le infiammazioni, evita le fermentazioni intestinali ed equilibra la flora batterica. Favorisce la stimolazione della ricrescita dei tessuti colpiti da infezione ed eradica i patogeni. Aiuta a rinforzare le naturali difese del corpo.

Può essere assunto internamente o utilizzato per uso esterno, ad esempio per la guarigione di ferite infette.

Uno studio ha mostrato che il carvacrolo dell’origano è in grado di attivare l’HSP (Heat shock proteins), un sistema antinfiammatorio naturale presente nel nostro corpo, attraverso i linfociti T. Il risultato è la soppressione dell’infiammazione articolare.

L’olio di origano ha un effetto analgesico molto pronunciato e applicato esternamente ha la capacità di penetrare profondamente nel liquido sinoviale.

Assumere 3 gocce emulsionate in un cucchiaio di miele di timo fino a 4 volte al giorno per tre giorni. Applicare 4-5 gocce emulsionate in olio di calophylla sulla zone da trattare.

Si tratta di un olio essenziale molto attivo, da impiegare con attenzione.
Irritante per le mucose, non si può usare in gravidanza e allattamento o nei bambini al di sotto dei 12 anni.

Antibiotici e bambini: un utilizzo spesso improprio

L’approccio alle comuni malattie infettive, soprattutto dei bambini, è basato quasi esclusivamente sugli antibiotici. Si tratta di un errore di impostazione che andrebbe corretto.

Quando le infezioni divengono ricorrenti, si dovrebbe spostare l’attenzione dai microbi al terreno, ovvero non concentrarsi sui patogeni, ma piuttosto sull’organismo. Nelle ricorrenze infettive è la debolezza del terreno che assume importanza.

Sono gli antibiotici la causa delle ricadute.

Questi farmaci alterano profondamente la flora intestinale e creano le condizioni per ulteriori stati catarrali, debolezza immunitaria, proliferazioni batteriche anomale e infine nuove infezioni.

Alcuni studi hanno dimostrato che dopo un solo trattamento antibiotico la flora intestinale dei bambini può rimanere alterata per un anno e mezzo.
L’ecologia intestinale governa la salute delle vie respiratorie e influenza la produzione di catarro.

L’alterazione della flora intestinale, e quindi il sistema immunitario, nei primi anni di vita può influenzare negativamente la salute negli anni successivi, aumentando il rischio di patologie croniche come asma e allergie.

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 35


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Categorie: Critica al Sistema Sanitario


Commenti

Molto interessante, grazie!!

Lisa Negrelli - 30 gennaio 2014

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