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Un prato da mangiare

Come trasformare il prato all’inglese delle semine invernali in un prato edibile

Grazia Cacciola - 11/04/2013




È arrivato finalmente uno dei periodi più belli dell’anno per l’orto e il giardino, non solo per ricchezza di fioriture e frutti, ma anche per la ricchezza di idee e stimoli a fare qualcosa di nuovo.

Siamo infatti in un periodo magico, in cui si può ancora progettare ma contemporaneamente si apprezzano già i frutti degli sforzi della scorsa stagione o delle semine invernali. Per esempio, con aria di rinnovamento verso una maggiore sostenibilità e consapevolezza, si può decidere di eliminare quell’anonimo pratino all’inglese che piace solo alle vecchie zie e che richiede tanta acqua e tante, troppe, cure.

Siamo ancora in tempo, in questo trimestre, per progettare e mettere in opera un nuovo tappeto erboso  eco-sostenibile, un arazzo di erbe e fiori dalla manutenzione meno impegnativa e dal risultato molto più appagante.

Scegliendo essenze molto profumate per il nostro “prato utile”, attireremo anche gli insetti impollinatori, le coccinelle che ci aiuteranno ad arginare i danni da afidi e tanti altri “collaboratori” naturali per il nostro orto. Senza contare che avremo così anche un prato… mangereccio!

Il bellissimo aglio orsino (Alliumursinum), per esempio, in maggio regala splendide fioriture bianche e un ottimo ingrediente per i piatti estivi, dal pesto alle frittelle.

Aggiungiamo anche i più semplici cicorini che in genere si estirpano dai manti erbosi all’inglese, come per esempio il Cichoriumintybus, che può dare una bella fioritura azzurra al nostro prato, mentre le sue foglie accompagneranno ottime insalate, risotti e ripieni.

La scelta è vasta, dal più comune Trifolium pratense, con i suoi capolini dolci, dal rosa al viola, ottimi crudi nelle insalate estive, fino all’appariscente Heliantustuberosus, che arriva sulle nostre tavole come topinambur ma che regala anche lussureggianti fioriture di margherite gialle e si rinnova praticamente da solo, di anno in anno.

La manutenzione di un “prato utile” di questo tipo è facilissima: ogni 10-15 giorni si rasa a 8-10 cm di altezza con un tosaerba elicoidale, quelli di tipo manuale… sempre che non si preferisca, come la sottoscritta, tagliare a mano pianta per pianta quando stanno per sfiorire, conservando parte delle fioriture per composizioni e poutpourri!

 

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Articolo tratto dalla rivista nr. 32


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Categorie: Autoproduzione e Riciclaggio creativo,Ambiente,Alimentazione e salute


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