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Ipotiroidismo - L’emergenza ignorata

L’ipotiroidismo è una delle malattie più diffuse. Molto spesso però è anche quella meno riconosciuta

- 28/05/2011




Secondo stime mediche si calcola che ben il 30% della popolazione italiana abbia un qualche problema alla tiroide, mentre i noduli tiroidei sarebbero presenti almeno nel 10% degli italiani. Nonostante sia una malattia nota da oltre un secolo, però, non sempre è facile riconoscerne i sintomi. Il dottor Raul Vergini, autore di Ipotiroidismo. Un’emergenza ignorata, ci spiega quali rischi può causare una ghiandola mal funzionante.

Che cos’è la tiroide e perchè è un organo così importante?
La tiroide è una ghiandola endocrina, cioè una ghiandola le cui secrezioni (definite ormoni) sono immesse direttamente nel sangue. Gli ormoni sono dei messaggeri chimici che trasmettono segnali da una parte all’altra dell’organismo. Essi viaggiano nel circolo sanguigno partendo dalle ghiandole che li producono fino ad arrivare alle cellule bersaglio. Ogni ormone ha un’azione specifica su certe cellule o tessuti e ne regola l’attività o il metabolismo. Una volta giunti in prossimità delle loro cellule bersaglio, gli ormoni vengono riconosciuti da particolari molecole chiamate recettori. Una volta che il recettore ha legato l’ormone, la cellula ha per così dire ricevuto il messaggio e può dare inizio a quella particolare attività funzionale. La tiroide produce vari ormoni, ma i più importanti sono il T3 ed il T4, che vengono prodotti unendo degli atomi di iodio ad un aminoacido chiamato tirosina. La funzione degli ormoni tiroidei è quella di regolare i processi metabolici, cioè la produzione e l’utilizzo di energia all’interno delle singole cellule e di conseguenza nell’intero organismo. Nella prima parte della vita questa ghiandola ha anche una funzione di controllo sulla crescita in quanto favorisce la crescita tissutale e lo sviluppo fisico e mentale. Da questo se ne deduce facilmente l’estrema importanza per la nostra salute e per l’equilibrio delle principali funzioni del nostro organismo.

Quali sono le patologie più comuni che possono interessare la tiroide?
Le patologie che colpiscono la tiroide sono soprattutto l’ipotiroidismo (cioè una ridotta attività tiroidea), l’ipertiroidismo (una aumentata attività tiroidea), la formazione di noduli ed infine i tumori della tiroide. Fra questi, quella di gran lunga più comune è l’ipotiroidismo, che secondo le statistiche ufficiali interesserebbe circa il 5% della popolazione, mentre altri autori (fra cui il sottoscritto) sono convinti che invece interessi, in un modo o nell’altro, ben oltre il 50% della popolazione.

Quali sono i sintomi dell’ipotiroidismo?
I sintomi dell’ipotiroidismo sono moltissimi e a volte possono simulare quelli di altre patologie e questo rischia di portare fuori strada il medico che non sia non molto esperto di questa patologia, specie nei casi (purtroppo frequenti) in cui gli esami di laboratorio non sono in grado di rivelare il problema. Quelli qui di seguito indicati sono i sintomi ed i segni più comuni dell’ipotiroidismo, ma l’elenco non è certamente esaustivo, nel libro ne ho citati molti altri:

o    Temperatura corporea bassa
o    Stanchezza e debolezza cronica
o    Freddolosità, intolleranza al freddo
o    Aumento di peso, obesità
o    Mixedema, soprattutto al viso (attorno agli occhi e alla mandibola), alle mani, agli arti.
o    Stitichezza
o    Pelle pallida e secca
o    Sudorazione ridotta
o    Estremità fredde e umide (viscide)
o    Infezioni ricorrenti soprattutto delle vie respiratorie (naso, gola, orecchie, bronchi)
o    Debolezza immunitaria: infezioni frequenti, candida
o    Unghie fragili, morbide, giallastre, striate o con solchi, letto ungueale pallido
o    Capelli fragili, sottili, secchi e opachi, caduta dei capelli, specialmente su fronte, nuca e zone temporali.
o    Diradamento dei peli, soprattutto su braccia, gambe (esterno del polpaccio) e ascelle
o    Diradamento o scomparsa del terzo esterno delle sopracciglia (segno di Hertoghe)
o    Diradamento delle ciglia
o    Ipoglicemia (sintomi più comuni: cefalea, brividi, sudorazione, tachicardia, stanchezza, senso di svenimento, ansia fino ad attacchi di panico, ecc.)
o    Appetito ridotto, fino all’anoressia, oppure appetito aumentato.
o    Gonfiore e pallore delle membrane mucose
o    Labbra inspessite
o    Colorito rossastro sulle guance
o    Occhi rossi, irritati, secchi
o    Voce roca e profonda
o    Eloquio lento e monotono
o    Mimica lenta
o    Movimenti lenti
o    Macroglossia (lingua ingrossata) spesso con impronta dei denti sui lati
o    Indolenza, apatia, pigrizia, svogliatezza
o    Sonnolenza, letargia
o    Ipotonia (ridotto tono muscolare)
o    Iporiflessia (riflessi diminuiti), specialmente del tendine di Achille
o    Carotenemia (colorazione giallastra del palmo di mani e piedi dovuta all'incapacità del fegato di convertire il beta-carotene in vitamina A) (nei casi severi)
o    Depressione, umore malinconico
o    Diminuzione della memoria e dell'attività mentale
o    Stanchezza mentale
o    Difficoltà di concentrazione
o    Vertigini e giramenti di testa
o    Riduzione o scomparsa del desiderio sessuale
o    Disturbi e alterazioni del ciclo mestruale e Sindrome Premestruale
o    Infertilità, incapacità di rimanere incinta
o    Cefalea ed emicrania
o    Gonfiore alle caviglie
o    Ipotensione (pressione arteriosa bassa)
o    Polso lento (bradicardia) e molle
o    Toni cardiaci deboli
o    Dermatiti, eczemi, psoriasi, brufoli, acne
o    Dolori articolari e muscolari
o    Debolezza muscolare
o    Crampi muscolari
o    Allergie
o    Dislipidemia (colesterolo aumentato)
o    Lassità dei legamenti (piede piatto, iper-flessibilità, scoliosi, postura piegata in avanti, valgismo, tendenza alle distorsioni, rotula dislocata)

Chi ne soffre maggiormente?
Si ritiene che le donne soffrano più spesso di ipotiroidismo (come di altre patologie della tiroide)  rispetto agli uomini, fino a 5-6 volte di più. In realtà, dato che l’incidenza di questo problema è assai più elevata di quanto comunemente si pensi, ne soffrono anche parecchi uomini, anche se verosimilmente in numero comunque inferiore alle donne. Anche i bambini possono essere interessati da questo problema.

Perchè l’ipotiroidismo è una malattia così pericolosa?
L’ipotiroidismo è una malattia che non crea solo i sintomi più o meno fastidiosi che abbiamo elencato più sopra, ma che può accorciare drasticamente la nostra prospettiva di vita aumentando la possibilità di essere colpiti da patologie degenerative come il cancro o le malattie cardiovascolari. Così come può impedire il concepimento o il portare avanti una gravidanza. Insomma, rendere la nostra vita un inferno. Ed è ancora più pericolosa proprio per il fatto che troppo spesso non viene correttamente diagnosticata e quindi trattata adeguatamente, e anche quando viene riconosciuta, la terapia consigliata non è sempre la migliore.


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Articolo tratto dalla rivista nr. 25


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